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Finisce l’epoca del web2.0: torna il Grunge

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Grunge definisce uno particolare stile musicale. Qualcuno sostiene che inizialmente indicasse i gruppi di Seattle. Qualcun’altro sostiente che si tratti di musica senza uno stile definito, caotica. Il termine stesso significa sudicio disordinato.

Quanto si dice Grunge, si pensa ai Nirvana. Volete disegnare Grunge… piazzatevi un bel CD di Kurt e compagni e iniziamo il nostro piccolo viaggio alla scoperta di questo nuovo stile. Le keyword sono: casino, confusione, tristezza, dark, impulso, urlo, …

Gli stili cambiano nel tempo, e anche il web subisce l’influenza dell’arte in generale e delle mode. Ci sono stati i periodi minimali, i periodi flashosi, i periodi 3d… in ultima il periodo web2.0, con tutti quei loghini riflessati, colori tenui etc… ora arriva il Grunge! Lentamente gli elementini ordinati che contraddistinguono il web2.0 stanno iniziando a sparire.

Arrivano nuovi elementi, più disordinati, più fatti a mano e meno regolari. Più sporchi, più rivolti all’utente e ai contenuti.

[ad name=”postdx”]Dedica un completo articolo a questo neo-movimento smashinmagazine, che presenta esempi di grunge web design, grunge free font, grunge icon, texture e un bel po’ di tutorial a disposizione con quanti vogliano approcciare questo nuovo stile.

Come nella moda tradizionale esistono gli eccessi. Siti di riferimento che portano all’esasperazione le tendenze. Secondo me il buon web designer deve capire le esigenze del suo cliente, ma soprattutto deve capire le esigenze del target dei navigatori di quel cliente e deve riuscire al meglio a trasferire le proprie senzazioni, fatte di soul & study al cliente (uno dei momenti più difficili).

Anche i media tradizionali stanno cavalcando la nuova tendenza. Se qualcuno di voi in questi giorni ha visto il nuovo spot della Renault che presenta la prozione sulla Clio (mi pare fino a marzo) la parte iniziale è in pieno stile grunge: un po’ disordinato, in movimento, approssimativo, un po’ ruvido!

Io sono per gli stili puliti, per lo spazio alle informazioni e per l’ottimizzazione dell’usabilità… ma forse lo sono troppo. Dovrei puntare più sull’emozionalità dei siti. Forse sono troppo tecnico, troppo programmer e reprimo il mio soul!


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